L’annullamento della parte valdostana della tappa del Giro d’Italia di venerdì 19 maggio, oltre a rattristare gli appassionati di ciclismo e a generare importanti ripercussioni in buona parte della Regione, ha evidenziato numerose criticità nelle comunicazioni tra le diverse forze in campo e la mancanza di chiare informazioni nei confronti della popolazione.
I Sindaci valdostani, anche oggi in prima linea, non solo quelli dei Comuni in cui era previsto che transitasse il Giro, esprimono amarezza per la gestione della giornata intera: gli amministratori locali, la polizia locale e i numerosi volontari che in ogni Comune si erano resi disponibili per agevolare il passaggio della “Corsa Rosa” sono stati lasciati senza indicazioni in merito alla gestione della viabilità, del pubblico e di tutte le operazioni connesse alla manifestazione.
Da parte dei Sindaci emerge quindi il forte disappunto per essere stati prima chiamati a garantire il presidio del territorio - che come sempre era stato pienamente assicurato - salvo poi essere stati dimenticati al momento di comunicare le informazioni circa la gestione delle nuove modalità dopo l’annullamento della parte valdostana della tappa, peraltro avvenuta solo pochi minuti prima della partenza prevista.
“L’impegno che i Comuni valdostani hanno messo in questo appuntamento si è dissolto in un attimo: dopo situazioni come quelle di oggi diventerà sempre più difficile trovare energie e volontari per questo tipo di appuntamenti. I Comuni, il territorio e i cittadini valdostani hanno una dignità, che va rispettata in ogni occasione” afferma il Presidente del CPEL Alex Micheletto.
I Sindaci valdostani auspicano infine che il territorio valdostano possa essere adeguatamente valorizzato – così come la passione e l’impegno della popolazione locale - nelle prossime edizioni della manifestazione: dopo quanto accaduto oggi la Valle d’Aosta vanta senza dubbio un importante credito sportivo nei confronti dell’organizzazione del Giro d’Italia.