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Amministrazioni comunali

Compiti dei Comuni

La normativa in materia di animali da affezione definisce compiti e responsabilità in capo ai Comuni. In osservanza alla normativa vigente, Comuni hanno il compito di monitorare e gestire le situazioni e le criticità legate agli animali d'affezione presenti sul territorio comunale, al fine di prevenire l’insorgenza di problematiche di igiene e di sanità pubblica e di convivenza uomo-animale.

Tra i compiti principali attribuiti ai Comuni vi è la registrazione degli animali nell’anagrafe regionale degli animali d’affezione, dotare la Polizia locale di lettore microchip isocompatibile, l’identificazione tramite lettore microchip di animali vaganti o spoglie di animali, favorire la partecipazione degli addetti alla Polizia locale alle specifiche attività formative organizzate da Regione autonoma Valle d’Aosta e CELVA. Ai sensi di legge, i Comuni, singolarmente o in forma associata, possono inoltre realizzare rifugi per il ricovero temporaneo di cani vaganti, gatti di colonia o altri animali d’affezione e possono individuare, tra le aree destinate a verde pubblico, spazi destinati ai cani, dotati di adeguate attrezzature e segnalati mediante appositi cartelli e delimitazioni.

Animali d'affezione vaganti

Compiti dei Comuni:

  • individuare i soggetti che si occupano della cattura dei cani vaganti tra i propri dipendenti e/o convenzionarsi con un soggetto esterno adibito e autorizzato a tale attività, aderendo in tal caso alla convenzione CELVA-AVAPA per il servizio di cattura e custodia dei cani vaganti;
  • catturare i cani vaganti in ambito urbano tramite gli addetti alla Polizia Locale, verificare la proprietà del cane attraverso la lettura del microchip e, in assenza di proprietario, custodire temporaneamente o trasportare l’animale presso il canile regionale;
  • dotare il servizio associato di Polizia locale di attrezzature idonee alla cattura e al trasporto dei cani vaganti.

Cani di proprietà

Nella gestione dei cani di proprietà i Comuni hanno tra i loro compiti:

  • registrare nell’anagrafe regionale degli animali d’affezione i dati relativi ai cani di proprietà e agli eventuali movimenti/trasferimenti di tali animali;
  • attuare azioni mirate al controllo dell’identificazione e della registrazione dei cani in anagrafe e al controllo della riproduzione (denuncia di cucciolate);
  • provvedere alla vigilanza, alla prevenzione e all’accertamento delle infrazioni sul territorio;
  • organizzare singolarmente o in forma associata, d'intesa con i servizi veterinari dell'Azienda USL, corsi di formazione obbligatori per i proprietari o detentori di cani identificati a rischio potenziale elevato, per il conseguimento del patentino di cui all'articolo 1, comma 4, dell'ordinanza del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali del 3 marzo 2009;
  • promuovere la realizzazione di una rete di distribuzione di strumenti idonei alla rimozione delle deiezioni dei cani.

Colonie feline

Relativamente alle colonie feline, i Comuni hanno il compito di:

  • monitorare e censire le colonie presenti sul territorio, occupandosi della mappatura e dell’aggiornamento dei dati sull’anagrafe regionale degli animali d’affezione;
  • provvedere al controllo della crescita della popolazione felina, con interventi di cattura e reimmissione o interventi chirurgici di sterilizzazione, effettuati dai servizi veterinari dell'Azienda USL o da medici veterinari liberi professionisti allo scopo convenzionati
  • gestire le colonie presenti sul territorio comunale, con il supporto e la supervisione dell’Azienda USL della Valle d’Aosta, per prevenire la diffusione di zoonosi e l’insorgenza di problematiche di sanità pubblica,
  • collaborare alle campagne di sterilizzazione e cura promosse dal CELVA nell’ambito del progetto “Se mi ami proteggimi”, trasmettendo i dati relativi al monitoraggio e fornendo supporto ai referenti di coloni;

Modulo per il monitoraggio delle colonie feline da parte dei Comuni – interventi 2020 , documento , peso 418,50 KiloByte

Normativa e procedure

Nell’ambito della Convenzione in merito alle modalità di controllo del randagismo e protezione degli animali da affezione sul territorio regionale, al fine di disciplinare la ripartizione delle funzioni e favorire la collaborazione tra i diversi soggetti, coinvolti sul tema, è stato predisposto un documento contenente le indicazioni relative alle principali procedure operative.